martedì 24 maggio 2011

John Zorn: Naked City

John Zorn è un compositore e sassofonista statunitense che si muove tra musica contemporanea e jazz, con incursioni nel rock sino addirittura al grindcore. Naked City è il nome del gruppo che - da lui fondato nel 1988 - annovera tra i propri componenti oltre allo stesso Zorn anche Bill Frisell alla chitarra, Fred Frith al basso, Joey Baron alla batteria, Wayne Horvitz alle tastiere e Yamatsuka Eye alla voce. Il gruppo esordisce l'anno successivo alla sua costituzione con un album omonimo, in cui accanto a brani originali vengono reinterpretate famose colonne sonore in chiave free jazz.

Il video (Gotham) realizzato per il brano d'apertura del disco (Batman) è firmato dal regista sperimentale Henry Hills, il quale attinge a piene mani all'immaginario della New York dei bassifondi ritratti negli anni '40 dal fotoreporter WeeGee (la cui raccolta era stata pubblicata sempre col medesimo titolo "Naked City" e aveva ispirato il film La città nuda, 1948, di Jules Dassin, un classico del noir). Nel girare le immagini del video, Hills ha graffiato le immagini per dare loro un effetto d'archivio, ma ha incluso anche materiali dell'epoca da gangster movie di Hollywood inediti ed estratti di documentari.



Il secondo brano (tratto dallo stesso album) del quale vi propongo l'ascolto è la reinterpretazione di una colonna sonora celeberrima: quella di Uno sparo nel buio, film del 1964 di Blake Edwards e secondo della serie di film della Pantera Rosa e dell'ispettore Jacques Clouseau. Purtroppo in questo caso non è stato commissionato un video ad hoc, ma vediamo il lato buono della medaglia: potremo concentrarci sulla musica.
La reinterpretazione, infatti, qui diventa ancora più estrema - come si evince dalle quasi insostenibili apparenti dissonanze dei primi 30 secondi. D'altronde, come scritto inizialmente, John Zorn è un artista eclettico, e non è un caso che sia molto amato in ambiente underground tanto che il suo free jazz ormai viene classificato nella declinazione -core. Buon ascolto!

4 colpacci:

fantastico musicista... dai mille colori anche se impastati sempre con genialità e ad arte armonizzati. A me fanno impazzire Big gundown dell'84, Redbird del '95 e The gift del 2001. Visto a Milano nel 2007, e l'anno successivo con Lou Reed e Marc Ribot.

Ti ringrazio per avermi fatto conoscere questi artisti eccezionali!

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