venerdì 20 maggio 2011

Arte, attivismo, materiali di scarto: i vascelli pirata di Swoon

Swoon (vero nome Caledonia Dance Curry) è un'artista originaria di Daytona Beach, Florida, che ha iniziato la propria carriera come artista di strada. Il suo interesse è centrato sulla rappresentazione di persone che abitano luoghi abbandonati o ai margini della società - bambini, ambulanti, musicisti, senzatetto - che vengono ritratti in stampe su carta da giornale o materiali riciclati a grandezza naturale. Ma la rappresentazione è l'antitesi del pietistico, e mostra individui appassionati e pieni d'energia così come è la mano che li ritrae.
 
Originariamente Swoon si esprimeva unicamente in strada, nell'ottica di promuovere un'arte partecipata e democratica in cui tutti potessero dire la loro: "si tratta di aprire la conversazione", come affermò in un'intervista al The Morning News [29 settembre 2004]. Ora, accanto a tale scelta, l'artista
esibisce le proprie opere anche in gallerie e musei - soluzione che le permette di portare nelle cattedrali dell'arte e del mercato le vite della strada cui lei interessa dare visibilità. E' questo il caso del lavoro Portrait of Silvia Elena - memoriale della 17enne Silvia Elena Rivera Morales uccisa nel 1995 a Juarez, Mexico (uno dei primi omicidi di donne irrisolti nell'area negli ultimi 10 anni) - commissionato ed esibito alla galleria Honeyspace in Chelsea. I due spazi 'espositivi', per così dire, convivono, e in entrambi i casi si concretizzano nella scelta dell'artista di promuovere progetti sempre più collaborativi.

Tra questi, uno estremamente interessante è la rivisitazione giocosa e anarcoide dei vascelli pirata nell'opera - anche performativa Swimming Cities of Switchback Sea, che in Italia abbiamo potuto ammirare un paio d'anni orsono nella creazione ad hoc The Swimming Cities of Serenissima (2009): tre zattere/navi costruite interamente con materiali recuperati in una discarica nella vicina Slovenia. Con queste zattere lei e la sua ciurma sono approdati alla Biennale di Venezia e hanno percorso in notturna il Canal Grande, per poi abitare sulla stessa alcuni giorni durante lo svolgimento della manifestazione artistica. L'appassionante racconto dell'esperienza lo trovate qui: Barging In To Venice, articolo dal quale ho tratto alcune delle bellissime immagini che vi propongo.







7 colpacci:

Bellissima la contrapposizione, nel video, tra i vascelli e la sky line della città; le immagini sono talmente vivide ed allegre da far venir voglia di materializzarsi lì! Vite di strada rappresentate con il riuso di materiali,
una sorta di legame simbolico tra gli 'scarti' della società e dei suoi prodotti.
Interessantissimo. :-)

bello!
d'altronde se non lo fosse mica l'avresti postato sul blog dei ladri di bellezza... :)

Mi son guardato tutto. Stupefacente, una grande avventura, come dovrebbe sempre essere l'arte.

la seconda immagine mi riporta alla mente un'altra (forse poco allegra) ma anche quella di una sconvolgente bellezza: gente che sull'ammassare gente e poche cose utili basa tutto il suo avvenire e divenire… :) bella piratata! ;)

Grande cosa è la creatività, se la si usasse non solo per esprimere l'arte ma anche per utilizzare le risorse alternative a quelle inquinanti, vivremmo tutti molto meglio!
Grazie!

Vero! Immagini vive di chi insegue il kairos, il momento, ci si tuffa e lo muta in arte! Con ironia, allegria e consapevolezza! Esperimento coraggioso, sopratutto in Italia dove invece siamo spesso troppo sottomessi al kronos, al tempo lugo e glorioso della nostra tradizione. Un tempo non è migliore dell'altro, gli esiti dipendono dalla creatività e dalla fantasia dell'artista, questa artista è certamente da seguire con molta attenzione! Grazie Cris!

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