venerdì 22 aprile 2011

non era una macchina sportiva

vi lascio una cosina che potete mettere in loop nel vostro cervello per tutte le vacanze pasquali, così che la bellezza vi accompagni anche durante un eventuale strippacciata di costolette d'agnello e uova di cioccolata ;-)

john mclaughlin ha unito da sempre una tecnica sovrumana a un gusto sopraffino, sia nella composizione che nella tecnica strumentistica. l'immagine del fiore di loto che scende trascinato dalla corrente di un ruscello è evocata per tutto il brano con efficacia da tutti e tre i musicisti, ma particolarmente dalla chitarra di mclaughlin, che raggiunge vette espressive rare. l'apparente contraddizione del voler vedere un fiore di loto in irlanda, laddove fiori di loto non ce ne dovrebbero essere, viene dalle convinzioni filosofico-religiose di john mclaughlin, che nel periodo in cui è stato composto il brano aveva deciso di seguire il guru indiano sri chimnoy - ecco il perché dei vestiti bianchi e dell'aria trasognata (non è per via di sostanze illegali).

enjoy. e buona pasqua.

4 colpacci:

Graditissimo è dire poco, grazie.

che ne facciano uso o meno credo sempre che geni di questo calibro comunque ne sappiano fare 'ottimo' uso! :) optando poi per la scelta di usare la propria vena creativa e il proprio talento, come droghe, assai più stupefacenti, allora non mi rimane da dire se non: cz! che meraviglia! scusate l'espressione troppo poco esteticamente 'bella'! ;)

Vedo sento solo adesso. Pasqua è passata, ma questa musica me la acchiappo con grande gusto.

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