venerdì 22 aprile 2011

Il Cretto di Burri

Mi accorgo che il messaggio che volevo trasmettere si è nascosto dentro l'evento drammatico che si è verificato nella valle del Belice e che per questo ho ferito la sensibilità di qualcuno.
Mi dispiace e ne chiedo scusa, il mio intento era quello di mostrare che da quell'evento così terribile è nata un'opera di grande valore artistico che ha trasformato il luogo della tragedia in un museo a cielo aperto.
Mi sembra inutile a questo punto approfondire l'argomento perchè si è sciupato il concetto di bellezza che volevo trasmettere e la colpa è solo mia.
Spero che questa immagine possa alleggerire l'atmosfera



9 colpacci:

Che tristezza, made in Italy

Beh, Inneres, forse Marisa doveva spiegarti un po' di più su Burri perché tu non sentissi tutta questa tristezza e vedessi ancora qualcosa di sano e riflessivo - se non 'bello' viste le premesse di tragedia cui si riferisce e che copre quest'opera - nel lavoro di Burri. Facciamo un post specifico di approfondimento su di lui, Marisa?

Tristezza per il terremoto eh.

Leggendo il tuo post vorrei ricordare che l'orazione civile I Tigi di Marco Paolini è stata anche rappresentata a Gibellina nel Cretto di Burri.

Ma che è successo? Se ti riferivi a me sappi che non hai urtato alcunchè.

@ Sull'Amaca: qual è il nesso Paolini - Cretto di Burri? Mi dici, che me la sono persa?

@ tutti: credo che rispetto ad eventi drammatici siamo tutti molto cauti e ci mancherebbe che ci sia alcuna intenzione di voler fare male a qualcuno con ciò che segnaliamo. Questo per rincuorare Marisa qualora avesse avuto sensazione di aver commesso un 'errore', che per me non è stato.
Personalmente amo moto Burri, ma lo ritengo parimenti abbastanza 'ermetico', ragion per cui - non essendoci talvolta una conoscenza condivisa o immediata rispetto all'opera di un artista - io questo post di Marisa l'ho apprezzato immediatamente (conoscendo tutta la sua storia, il suo stile, e anche la sua poetica), ma parimenti capisco che la si potesse considerare in qualche modo un po' inquietante.
Di qui il mio invito, molto aperto e positivo!, ad approfondire per il piacere di chi non lo conoscesse :-) cosa cui personalmente dò immediatamente la mia disponibilità a fare, se volessimo :-)
Non spaventiamoci delle sensazioni anche destabilizzanti, a volte, dalle proposte altrui, discutiamone come abbiamo già fatto, ascoltandoci, insegnandoci ciò che non conosciamo o ci destabilizza e imparando reciprocamente - stiamo tutti partecipando a questo progetto con la stessa finalità, d'altronde, e con lo stesso spirito, non dimentichiamolo ;-) No panic! :-D

Marisa, il video precedente era molto suggestivo, se pur l'opera conseguenza di eventi nefasti di cui l'esistenza è inevitabilmente portatrice; la morte atterrisce, è vero, soprattutto quando è violenta ed inaspettata come nel caso di un terremoto. Ciò, però, non deve condizionare e distogliere l'attenzione e l'apprezzamento verso un'espressione artistica di grandissimo valore. Non hai colpa prorpio di nulla, anzi! L'Arte ha sempre celebrato la morte, sublimandola in opere meravigliose; è davvero un peccato che tu l'abbia tolto! :)

@ Cristina Leggendo il post mi sono ricordato che Marco Paolini ha ambientato una rappresentazioni de I Tigi a Gibellina. I Tigi sono un "orazione civile" dedicata alle vittime dell'aereo che si inabisso' vicino ad Ustica.

Burri è un grande. L'ho fotografato, e anche certe sue scenografie impareggiabili.

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