L' estate è la stagione del riposo, la stagione in cui non succede mai nulla e in cui sembra che tutto resti com'era prima. L' estate è veramente così? Non per forza. In estate si svolgono manifestazioni molto interessanti, eventi in cui la Bellezza (sì con la B maiuscola) la fa da padrona. Ad esempio dalle mie parti in questi giorni va in scena la prima edizione del Peltuinum Theater Fest. Già, ormai bisogna dare i titoli in inglese perché sembra più alla moda. Un festival di cultura. Teatro. danza, cinema, lettura e non solo. Innanzitutto bisogna dire dove si svolge. Mi permetto di dire che Peltuinum è una perla, sebbene poco conosciuta soprattutto nella nostra regione (benché qui vengano apposta perfino dal regno unito!) Sorge su un pianoro nell' alta valle del fiume Aterno dove passava il tratturo magno. Il tracciato è quello della via Claudia Nova. La storia di Peltuinum inizia nell' epoca dei Vestini e ha il suo apice durante l'età augustea, quando viene costruito il teatro che si è ben conservato. Siamo in una posizione centrale rispetto alle maggiori catene montuose dell' abruzzo: il Gran Sasso, la Majella e il Sirente-Velino. Un luogo unico. Un paesaggio unico. Il festival è cominciato venerdì e termina domani sera. Ho assistito a due spettacoli, uno più bello dell' altro. Venerdì è andato in scena un workshop curato da Daniele Monterosi e Federica Gumina. Il titolo è The Exleriment. In cosa consiste? Dieci attori che non si conoscevano messi insieme sei giorni prima che hanno lavorato in coppia su 5 scene diverse per rappresentare le paure, le ansie, le gioie, le insicurezze dei giovani di oggi. 5 storie messe in piedi dagli stessi giovani attori che ne erano anche gli autori. Uno spettacolo senza barriere e senza filtri, in cui il pubblico (tra cui il sottoscritto) era coinvolto in prima persona. Nessun sipario, nessun palco. Uno spettacolo mai provato prima d'ora in Italia: è stato molto emozionante. Spero solo che lo rifacciano e se capita dalle vostre parti e ne sentite parlare, andateci! Da non perdere. Difficile descriverlo a parole.
Ieri sera invece è stato il tempo della commedia dell' arte con La ridiculosa commedia della terra contesa. Uno spettacolo della compagnia "I nuovi scalzi" già premiato l'anno scorso al festival di Mont Laurier in Canada come miglior spettacolo del 2015. Ha ottenuto inoltre il premio per la “Miglior recitazione – menzione speciale” al DOIT 2015 Festival di Roma, ed i premi per il “Miglior spettacolo”, la “Migliore attrice protagonista” e il “Miglior secondo attore” al 1st International Theatre Festival for Youth Sharm El Sheikh, in Egitto. Al centro della storia ambientata a Barletta, due secoli dopo la celebre disfida, c'è la terra. La terra coltivata col sudore della fronte dal povero Friariello, onesto contadino, che in un sol colpo se la vede quasi scippare dal prepotente e avido Don Pantalon de Forchia e dal nobile venuto dal nord dottor Graiano d' Asti. Nel mezzo la bella Florenzia, figlia del primo ma "ambita" dal secondo che avrà un ruolo importante nella storia. E infine il valoroso Gonzalvo da Cordoba che si rivelerà il personaggio decisivo per la conclusione della contesa. Inutile dire che ho riso come un pazzo. Ma lo dico lo stesso. Il teatro è bello. è bello quando è fatto con passione e, tra l'altro, con pochi anzi pochissimi mezzi. Per cui chi lo fa e non parlo solo di attori (ma anche e soprattutto dei santi tecnici il famoso dietro le quinte a cui andrebbe fatto un monumento) merita davvero rispetto. Il teatro è bello ma fatto in un contesto come questo è meraviglioso.
Se siete da queste parti (neanche trenta km da L' Aquila e settanta da Pescara) e non lo avete già fatto, accorrete numerosi!
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