Nell'ultima serata dell'anno appena passato ho avuto la fortuna di vedere uno spettacolo teatrale della compagnia "Piccola Brigata" che fino a quella sera francamente non conoscevo. Tuttavia è attiva da molti anni ed è specializzata nel teatro dialettale aquilano. Mi dispiace di aver appreso tutto ciò tramite la tv (ho visto lo spettacolo sul canale locale del digitale terrestre) e internet ma del resto negli ultimi 3 anni qui non è facile andare a teatro considerando che quello (anzi quelli) veri e propri sono ancora nella cosiddetta fase di ricostruzione tranne il ridotto del comunale, da cui è appunto andato in scena lo spettacolo
Ve vojo raccondà
Quadretti di vita aquilana daju cinguanda a mo'
Ho riso di gusto. Ci ho riflettuto: a me il nostro dialetto non piace parlarlo però mi piace sentirlo parlare e a teatro diventa davvero spassoso. Ho dovuto ricorrere a una traduzione; un po' perché ormai certe parole non si usano più (il dialetto come tutte le altre lingue evolve) e un po' proprio per la mia scarsa considerazione verso questo idioma. Eppure ci voleva il teatro per farmi capire che il dialetto (piaccia o non piaccia) è importante, oso dire perfino vitale. Oggi tutti i nostri dialetti fanno fatica a resistere poiché, se è vero come è vero che abbiamo un alto livello di analfabetismo soprattutto in alcune aree in cui nessuno sa l'italiano; tendiamo comunque a parlare uno "slang" che mischia l'italiano stentato all'inglese maccheronico. Dovremmo trovare un compromesso: non vi pare?
Abbiamo una diversità di dialetti impressionante. Io ricordo qualche anno fa che due miei compagni di classe non riuscivano a intendersi l'un l'altro quando parlavano in dialetto: eppure erano di due paesi distanti nemmeno 2 km! Qualche legislatore non molto tempo fa lanciò l'idea o sarebbe meglio dire lo slogan "insegniamo il dialetto nelle scuole" ovviamente solo quello del varesotto e del triveneto (anche a Barcellona e Porto Torres!). Non penso che ci sia bisogno di fare corsi di dialetto, credo solo che tutti dovremmo essere consapevoli del valore storico e culturale dei dialetti. Lasciamo che il linguaggio che caratterizza ogni paese si evolva ma non calpestiamolo solo per dare una parvenza di saper parlare forbito.
4 colpacci:
Il dialetto - quale che sia - usa espressioni molto più colorite e fantasiose che non la lingua "pura" perché nasce da animi "semplici" senza il filtro della cultura letteraria. E a teatro, è vero, risulta esilarante.
hai ragione, i dialetti sono bellissimi e dubito che saranno cancellati dalla lingua italiana che invece sta quasi scomparendo con tutti gli inglesismi vari e il cattivo insegnamento della grammatica nelle scuole.
peccato se ne stiano perdendo parecchi.
suerte.
visto da fuori (non sono italiano):
propio perché i dialetti sono un valore storico e culturale qualcosa se ne dovrebbe insegnare a scuola. Cosí almeno si smetterebbe di sottolineare sempre e solo le differenze ("no ci si capisce perche al mio paese si dice cosí e a quello vicino si dice cosà") e non riconoscere mai invece che tutti o quasi tutti questi dialetti appartengono a veri e propri sistemi linguistici. Cosí ad esempio i dialetti liguri sono dialetti diversi sí, ma di una stessa lingua,la lingua ligure(e scusate l´ovvietà)
salutacions des de Catalunya ;-)
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