lunedì 26 settembre 2011

come se mi si capisse

come se mi si capisse, inizio un post con "il fatto è che...", come se tutti quelli che leggono ne conoscessero l'antefatto, le premesse. vabbè, facciamo che le premesse le scrivo qua e che con ciò siamo pari.

la premessa è che non scrivo molto, e quel poco che ho scritto di recente l'ho scritto solo nel mio blog, trascurando colposamente questo qui, che pure è una cosa a cui tengo. il fatto è, appunto, che questo blog doveva essere, nell'intento, un blog di proposte, mentre tutto quel che mi viene in mente (o per meglio dire, a gola) è il disgusto e la nausea - ma è pure troppo: è giustappunto soltanto noia - per tutto questo teatrino che non corrisponde affatto ad alcunché che, secondo i miei personali criteri, si possa chiamare umano.

la bellezza latita, o perlomeno si nasconde: vuole essere cercata, non ha l'abitudine di ostentare se stessa e comunque non so biasimarla per questo, se con ciò vuol ribadire la sua diversità rispetto a ciò che il conformismo del xxi secolo propaganda come modelli di riferimento.

se mai c'è stato un progetto politico a cui ho creduto, è questo: il tentativo di educare se stessi e gli altri a riconoscere il bello, la qualità, al di là dei gusti personali. perché se è vero che de gustibus non est disputandum, è altrettanto vero che la qualità non è un criterio soggettivo. e ce n'è, ce n'è. non lasciamo che a causa della nostra stanchezza venga sommersa dal letame.

4 colpacci:

Accidentaccio, così mi costringi a scrivere il post che avevo in mente! Mi metto subito a farlo, và :-)

Il problema è che fanno sempre più notizia le brutture e le cose che non vanno mentre si parla poco delle cose belle. Forse perchè le cose belle si godono e basta :-)

Posta un commento