Se voi dite ai grandi:"Ho visto una bella casa in mattoni rosa, con dei gerani alle finestre, e dei colombi sul tetto" loro non arrivano a immaginarsela. Bisogna dire: "Ho visto una casa di centomila lire", e allora esclamano: "Com'è bella" (da Il piccolo principe)
Questo passo del libro mi ha fatto riflettere su ciò che noi umani vediamo erroneamente come "bello". Tutti penso abbiate almeno un conoscente che sia pazzo per le metropoli e per la cosiddetta skyline. Tutti vi sarete chiesti (e per tutti mi riferisco ai ladri) "ma che ci trova di bello nei grattacieli?". Mi ricordo che molte persone andavano in estasi guardando le foto delle Torri gemelle, c'è chi va matto per la Torre Eiffel (che per me resta pur sempre ferraglia) ma almeno ha una sua forma particolare! Ci sono persone che adorano i grattacieli, altre che impazziscono ascoltando i rumori della città. Il problema è che questi estimatori del caos e delle luci sfavillanti, abitano TUTTI in campagna nella totale serenità. Voi ce li vedreste nel centro di Tokyo o di Città del Messico?
La gente oggi ha perso il gusto delle belle cose. La gente oggi vede la bellezza dove regna solo il denaro. In fondo cosa sono le nuove grandi costruzioni, cos'è questa ricerca della quota più alta? Nient'altro che una dimostrazione di cosa si può fare con i soldi. Gli stramaledetti soldi che non rappresentano niente di veramente bello.
che stai a fare in campagna?
Se tu vuoi farti una vita
devi venire in città.
Com’è bella la città
com’è grande la città
com’è viva la città
com’è allegra la città.
Piena di strade e di negozi
e di vetrine piene di luce
con tanta gente che lavora
con tanta gente che produce.
Con le réclames sempre più grandi
coi magazzini le scale mobili
coi grattacieli sempre più alti
e tante macchine sempre di più.
Com’è bella la città
com’è grande la città
com’è viva la città
com’è allegra la città.
4 colpacci:
Un bucolico 2012 a te, Inneres! :-)
Beh, ciascuno riconosce la bellezza attraverso il proprio complesso corredo di sensibilità e gusto e, a volte, è proprio la netta diversità e contrapposizione ambientale ad accattivare (come tu stesso dici, chi abita tranquillo in campagna...); "le nuove grandi costruzioni" (che neanche a me piacciono) rispondono alle mutate esigenze abitative, imposte dall'evoluzione economico-sociale e dalle conseguenti migrazioni "lavorative" delle popolazioni, che muovendosi dalle periferie urbane (e non solo) hanno affollato le città, dilatandole a dismisura; il brano di Gaber, bello ed ironico, è stato pubblicato, infatti, nel 1970, periodo seguente al boom economico che ha generato dinamiche campagna-città di notevoli proporzioni.
E, per finire il mio lungo sproloquio (perdonami, non ho resistito!), dovessi scegliere tra le opzioni che proponi, andrei senz'altro a vivere in campagna. :-)
il brutto sta sempre nel mezzo... secondo me.
buon 2012!
Che post presuntuoso. "Sono certo che voi tra questo e questo sappiate riconoscere la vera bellezza", ovvero quella che PER TE lo è.
Magari sei tu che non sai trovare il bello dove lo trovano altri che hanno sguardi meno condizionati dai pregiudizi.
Non è un post presuntuoso, dico semplicemente quello che penso
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