Blog di resistenza all'incedere del brutto


Per me la bellezza è Kurt Cobain che sfascia una Fender, è Mila Kunis che infila la lingua in gola a Natalie Portman, è una domenica mattina dannatamente post-alcolica. Cannibal Kid

Bellezza è un'umanità creata dallo scandito rincorrersi degli opposti, senza ripensamenti. La mia bellezza è libertà. Saharajoyce


continua...

lunedì 17 settembre 2012

RICORDO DI SCUOLA


Le maestre quella mattina avevano un’aria severa.
A scuola non si scherza e, quando in cattedra ci sono le suore, si scherza ancora meno.
Nonostante ciò, quella mattina, avevano riso.
Avevano chiesto ai bambini di cinque anni di svuotare le tasche: i giochi a scuola non si portano, fuori i malloppi.
L’umiliazione era di per sé notevole: minuscole bambole, orsacchiotti, macchinine, pezzi di lego, messi lì, nudi sui banchetti, a denunciare l”’immaturità” dei piccoli scolari.
Ma dalle tasche di quella bambina era uscito qualcosa di davvero inaspettato.
“Ma guardate questa – aveva esclamato ridacchiando quella più anziana – robe da matti, portare in classe lo spago dell’arrosto!”. E dopo aver mostrato il ridicolo reperto alla collega e a tutti i presenti, lo aveva restituito alla bambina.
Lei, zitta, aveva atteso pazientemente la chiusura del penoso siparietto.
Gli occhi bassi, apparentemente compunta, in cuor suo rideva più di loro.
“Le ho fregate - si diceva  - quelle non sanno che io, con il mio rotolo, mi ci costruisco un mondo!”.

I “Gomitolini” di Alex Pinna hanno inaspettatamente risvegliato in me il ricordo di quella mia prima intima rivincita.
Probabilmente già allora amavo l’Arte povera, ero sostanzialmente anticlericale e vivevo in una pericolosa realtà parallela.

Solo un  piccolo post leggero, per scusarmi della mia lunga assenza.

Ps. La seconda immagine è Baroque Minimalism di Dani Marti un vero virtuoso della corda!

giovedì 6 settembre 2012

Il bello del baratto


Il baratto è stato la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, anteriore alle forme di scambio monetario.
Dall'avvento del danaro il baratto è sparito dalla economia dei paesi più “evoluti”, ciò ha spinto l'uomo a rincorrere la sua brama di ricchezza e l'avidità e la speculazione hanno caratterizzato l'economia degli ultimi decenni che ha favorito pochi individui a scapito dei più.

In questi anni siamo vivendo una crisi economica inaudita, gli Stati occidentali considerati più ricchi del pianeta per rincorrere la propria brama di ricchezza si sono indebitati e hanno interrotto il percorso di sviluppo portando irrimediabilmente (spero di no) il proprio paese verso una temibile povertà.

Mancano le risorse perché non circola più danaro e la gente comincia a riconsiderare la gestione economica della propria famiglia rinunciando ai beni essenziali rincarati a dismisura a causa delle speculazioni degli economisti mondiali e dalla incapacità di governanti mascalzoni.

Ma si sa, l'uomo ha mille risorse e in tutto questo marasma economico ha incominciato a riconsiderare l'uso del baratto, 4 anni fa un medico lucano ha pensato di farsi pagare in natura per andare incontro ai veri poveri che non si possono permettere di pagare le cure mediche.
A Firenze invece, notizia di oggi, si sono inventato un ristorante in cui si baratta la cena con l'oggettistica.
Già il nome la dice lunga, “l'è maiala”, espressione tipica fiorentina che esprime la difficoltà della situazione contingente.
Al momento della prenotazione gli avventori potranno preventivamente accordarsi su cosa, quanto e come barattare in cambio di una cena, il locale propone i tipici piatti della cucina popolare toscana, sempre gustosa e caratteristica a cui nessun turista può rinunciare.
Tra i generi accettati per lo scambio avranno priorità le primizie contadine della campagne toscane ma saranno ben accetti oggetti dell'artigianato locale, antiquariato e modernariato inclusi, bricolage e design, inoltre “gli utensili più belli” saranno esposti all’interno del ristorante.
“Questo proprio per rafforzare l’idea di «Ristorante concepito per la gente», quella gente che ha qualcosa da dire, da raccontare.
La fase più divertente da vivere a tavola sarà proprio quella di assistere a veri e propri momenti di “mercanteggio” pre e post-pasto, come avveniva un tempo nelle vecchie botteghe fiorentine”.

Non vi pare una gran bella idea?
Chissà perché ho la sensazione che tra non molto butteremo via minigonne, top e perizoma per tornare a vestire quei meravigliosi abiti rinascimentali ricchi di colore e di fascino di cui la moda di oggi ne è totalmente priva.
Sono convinta che se dovessimo portare il baratto in tutti gli scambi commerciali, anche internazionali, vivremmo con più serenità, più umiltà e più rispetto gli uni verso gli altri, finalmente riusciremo a scoprire la bellezza nelle piccole cose che oggi giorno ci sfugge e il nuovo Rinascimento rigenererà l'umanità intera.